Non c’è che dire, Beppe Grillo è di grande attualità se non sbaglio l’unico che non lo ha citato in questi giorni è il Papa. E chi sono io? Forse il Papa per permettermi di non farlo?
Avevo scaricato il libro in oggetto tempo fa, non è per me facile “leggere” a video, non rilassante come a letto o… in bagno; per questo ci ho messo un po’ prima di iniziarlo.
Vi assicuro che non è stato rilassante e, purtroppo, non per colpa del video. Il mal di pancia dato dalla rabbia era devastante.
Siamo tutti a conoscenza di condizioni lavorative “particolari”, in Africa, i clandestini, bambini sfruttati e tante altre situazioni, non so come non so perchè ma è come se queste siano acquisite, sì, siamo tutti contro (almeno a parole) ma il mal di pancia non sopraggiunge. Senza mettersi il cilicio per questa colpa, lo sopportiamo perchè è sempre stato così, le cose cambiano lentamente, i poteri forti, i paesi incivili o senza democrazia ecc. tutte scuse che ci permettono di sopportare. Ma quando ti accorgi che la tendenza non è migliorare, quando scopri che non stiamo camminando verso una situazione che porterà il terzo mondo verso di noi ma siamo noi che camminiamo verso il terzo mondo, beh allora il mal di pancia ti viene e ti vergogni di permettere tutto questo, sbuffi come un toro quando qualcuno si riferisce a questo con parole tipo “flessibilità”, “nuove professionalità”, “opportunità di lavoro”….
Puoi scegliere di leggerlo o no, di farti venire il mal di pancia, non puoi dire lo so già se non lo hai letto, non puoi dire che non ti interessa sapere dove stai andando